Alessandra Cardone è una fotografa ed artista napoletana. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si laurea in “Scenografia”, conseguendo poi il Biennio Specialistico in “Arti e discipline dello Spettacolo” e, ancora, in “Fotografia come linguaggio d’Arte”. Dal 2000 lavora per il Ministero della Cultura ed è fotografa presso il Laboratorio fotografico della Direzione Regionale Musei della Campania. È impegnata nel progetto fotografico “Solve et coagula”, ricerca visiva sui temi del tempo, della memoria e della sperimentazione fotografica, attraverso la riscoperta degli archivi fotografici dei beni culturali, da cui è tratta l’omonima personale presentata al MANN – Museo Archeologico di Napoli (2021). Le sue fotografie sono presenti in numerosi cataloghi di mostre ed eventi del Ministero della Cultura.
Il progetto artistico Solve et coagula di Alessandra Cardone nasce con l’illuminante (ri)scoperta degli archivi fotografici dei beni culturali di Napoli e rappresenta una personale riflessione sui temi del tempo, della memoria e delle trasformazioni tecniche del medium fotografico. Tra memoria di un passato analogico e presente digitale, l’artista ha intrapreso un dialogo critico e creativo con il materiale fotografico d’archivio, aprendo nuove e diverse forme di fruizione e valorizzazione. Per questa prima sessione del progetto, l’artista ha scelto di lavorare esclusivamente sulle diapositive conservate nell’archivio fotografico del MANN. Con la serie intitolata Resti. Come un’archeologia della fotografia, Alessandra Cardone ha riflettuto sulla scoperta dei segni che le sedimentazioni temporali (polvere, graffi, impronte, ecc.) provocano su ogni singola diapositiva, creando attraverso la tecnica della sovrimpressione di scansioni digitali, immagini sulle immagini caratterizzate da atmosfere quasi fantastiche. Nella serie Collezione d’Archivio, photo-collage digitale, l’artista ha assecondato la suggestione di una “apparentemente impossibile” visione di insieme che restituisce, la stupefacente totalità delle collezioni delle diapositive del MANN. Dopo la sperimentazione sul repertorio analogico d’archivio, la fotografa ha deciso di rivedere “dal vivo” alcuni dei capolavori della statuaria classica ed archeologica dedicando ad essi una specifica serie fotografica dal titolo Hic et nunc.