Con la nuova sezione “Campania Romana” il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli diventa il Museo di archeologia classica più grande del mondo di Carlo Di Carluccio
“MANN – Il tuo Museo mai così grande”. Con questo slogan il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha presentato l’apertura di una nuova Sezione che prende il nome di “Campania Romana” e che rende il MANN il Museo di archeologia classica più grande del mondo. La nuova sezione è ospitata nell’ala occidentale che, dopo 50 anni di chiusura, riapre al pubblico grazie a un lungo e accurato lavoro di ristrutturazione che ha reso ancora più spettacolari gli archi e le colonne delle elegantissime sale antiche.
La nuova sezione offre un percorso straordinario attraverso la Campania antica, un viaggio nel tempo lungo 500 anni, che parte dal II secolo a.C. e arriva al III secolo d.C., attraverso un territorio ampio che va oltre la Campania e tocca il basso Lazio a Nord e alcuni centri della Calabria a Sud. Nella nuova sezione di 2000 metri quadrati sono esposte 240 opere di arte romana, pitture, sculture, bassorilievi, incisioni, finora negate al pubblico per mancanza di spazio. Le opere hanno un unico filo conduttore: provengono tutte dalla Campania, cioè dall’area flegrea, Cuma, Baia, Pozzuoli, dalle città vesuviane, soprattutto da Pompei e Ercolano, ma anche dalle zone della Campania interna, in particolare da Capua. La nuova esposizione permanente attraversa tutti i luoghi della Campania Felix dove i Romani hanno lasciato le tracce della loro grande civiltà.
L’inaugurazione del 3 aprile ha sancito un successo di pubblico e un enorme interesse anche grazie all’allestimento che parte da una suggestione: il visitatore ha la sensazione di camminare lungo gli assi viari degli antichi centri romani della Campania, andando a sbirciare fra gli stupefacenti apparati decorativi degli edifici pubblici. Tra i capolavori esposti ci sono la meravigliosa quadriga degli aurighi di Ercolano, alcune delle bellissime statue che decoravano l’Anfiteatro dell’antica Capua, le opere colossali del Capitolium di Cuma, la decorazione del Macellum di Pozzuoli.