Non andare troppo lontano. Federico Pacini. Editrice Quinlan 2022
“Una volta, quaranta, cinquanta anni fa, arrivai col trenino da Grosseto a Siena alla stazione del Monte Amiata. Scesi e andai al bar. Mai stato prima lì, forse una volta con mi’ zi’ Umberto o zi’ Checco da piccolino. Eppure venni immediatamente riconosciuto, non perché mi avessero mai visto, ma perché riconoscevano i lineamenti, il taglio degli occhi, la fronte. Come se facessi parte del paesaggio umano, animale, architettonico della zona. Ora, magari, non sarebbe più possibile, la gente non è più così stabile in un posto, e non c’è più la stessa attenzione da parte di chi guarda. Ecco, quello che riconosco nelle foto di Federico Pacini è proprio questa tracciabilità, questa capacità di riconoscermi dentro uno sguardo e dentro un muro, un Bar Tabacchi, un piatto di salsicce, una vecchia sede del PCI. Anche in un affresco di chissà quale secolo messo lì a ricordarci che pure l’arte, la storia, oltre alla povertà, fa parte di questa riconoscibilità. Ma senza strafare. E così ci riconosciamo in un ciabattino, in un negozio vuoto e chiuso da chissà quale tempo e in un affresco che la storia ci ha lasciato lì.” (Dal testo di Marco Giusti, critico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista italiano).
Federico Pacini (Siena,1977). La fotografia di Pacini, antiretorica e antispettacolare, pone attenzione a situazioni minime. Nel suo lavoro troviamo importanti connessioni con la poetica di Vasco Pratolini, ad esempio quando lo scrittore fiorentino afferma che l’arte è ricerca e un artista trova il proprio oro nel proprio orto, naturalmente non zappando in superficie ma anzi andando a fondo nella propria terra, fino al centro della Terra, fino al centro dell’Universo. Con Quinlan ha pubblicato Purtroppo ti amo, 2013, testi di Burk Uzzle e Elio Grazioli (Menzione di merito al Premio Hemingway 2014) e Santa Maria della Scala, 2015, cura e testo critico di Roberto Maggiori. Sue fotografie sono presenti nelle seguenti collezioni: Museo Nazionale del Cinema di Torino; Museo di Fotografia Nazionale Alinari, Firenze; Musée de la Photographie, Charleroi; Centro di ricerca e archivio fotografico, CRAF, Lestans; Fototeca Ando Gilardi; Comune di Siena; Collezione Banca Monte dei Paschi di Siena.