SONATA. Aaron Schuman. 11 marzo – 22 aprile. Micamera. Milano – Italia

Sonata è un ampio corpo di lavoro composto da immagini realizzate da Aaron Schuman in Italia nell’arco di quattro anni. Trae ispirazione da Viaggio in Italia di Johann Wolfgang von Goethe (1786-1788) e ricerca quelle che Goethe definiva le “impressioni dei sensi“. Come Goethe nei suoi viaggi in terra italiana, Schuman cerca risposte alle stesse riflessioni introspettive.

Sonata non cerca di cogliere e raccontare la realtà oggettiva; piuttosto, la filtra consapevolmente, rileggendola attraverso i miti, le idealizzazioni, le fascinazioni e le fantasie associate al nostro paese e a ciò che ha rappresentato nell’immaginario degli innumerevoli viaggiatori che lo hanno visitato nel corso dei secoli. Schuman stesso – prima con i suoi genitori, poi con la moglie e i figli – ha sviluppato fin dall’infanzia un legame viscerale, quasi primordiale, con l’Italia; un legame che è certamente, evidentemente quello di uno straniero, ma che è comunque forte, intuitivo, profondamente sincero e personale. Con Sonata, Schuman ci invita a esplorare un’Italia tanto simbolica quanto reale: intrisa dell’euforia e del terrore, dell’armonia e della dissonanza delle sue eredità culturali e storiche, eppure sempre nuova, rinvigorente e risonante nelle sue suggestioni sensoriali e psicologiche.

AARON SCHUMAN è fotografo, scrittore e curatore. Nato e cresciuto negli Stati Uniti, oggi risiede nel Regno Unito. È autore di diverse monografie acclamate dalla critica, tra cui Sonata (MACK, 2022), Slant (MACK, 2019) e Folk (NB Books, 2016) – che sono state citate regolarmente da numerosi fotografi, critici e pubblicazioni nelle liste e nelle recensioni annuali dei “Migliori libri fotografici dell’anno”, tra cui The Guardian, TIME, Internazionale, The New York Times, American Suburb X, Photoeye, Photobookstore Magazine e Deadbeat Club Press, e sono state inserite nella longlist del Deutsche Börse Photography Prize. Oltre a sviluppare progetti fotografici propri, Schuman ha scritto testi per molte pubblicazioni, tra cui: Aperture Conversations: 1985 to the Present (Aperture, 2018), Another Kind of Life: Photography on the Margins (Prestel, 2018), Alec Soth: Gathered Leaves (MACK, 2015), Vision Anew (University of California Press, 2015), The Photographer’s Playbook (Aperture, 2014)
Collabora regolarmente con varie riviste, tra cui Aperture, Foam, Frieze, Hotshoe, The British Journal of Photography e altre ancora. Ha curato diverse importanti mostre, tra cui Indivisible: New American Documents – Gregory Halpern, Sam Contis, Bayete Ross Smith (FOMU, Anversa, 2016), In Appropriation (Houston Center for Photography, 2012), Other I: Alec Soth, WassinkLundgren, Viviane Sassen (Hotshoe Gallery, Londra, 2011) e Whatever Was Splendid: New American Photographs (FotoFest, 2010). Nel 2014 Schuman ha curato il festival di fotografia di Cracovia e nel 2018 ha collaborato con JaipurPhoto Festival in veste di curatore. Schuman è stato anche fondatore e curatore editoriale della rivista SeeSaw Magazine (2004-2014) ed è attualmente direttore del programma di fotografia del master presso la University of the West of England (UWE Bristol).